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Lady Clara

Dopo tanti anni Lady Clara ancora attende il ritorno del marito dalla Guerra Santa. Ma come riconoscerlo?

Lady Clara era nel suo giardino che guardava il mare. Era un giorno d’estate, e le farfalle variopinte svolazzavano tra gli alberi e i fiori profumati.

Lady Clara pettinava le sue trecce d’oro con un pettine d’avorio, seduta su un cuscino di velluto rosso.Guardò verso il mare, e vide una flotta dirigersi verso la terra.

Il comandante sbarcò sulla spiaggia. Era un cavaliere con armatura, ma non si poteva vedere il suo volto per via dell’elmo.

Avvicinandosi a Lady Clara, la salutò, e lei così si rivolse a lui:

“Nobile cavaliere, hai visto mio marito, che mi disse addio molti anni fa, quando partì per la Terra Santa?”

“Non conosco tuo marito, bella signora. Come potrei riconoscerlo?”

“Egli aveva con sè il suo destriero bianco con ornamenti d’oro”, rispose Lady Clara. “Sulla sua lancia portava un pennone rosso; una treccia di miei capelli gli faceva da cintura, da cui pendeva la spada. Ma se non l’hai visto, Cavaliere della Croce, allora guai a me, vedova solitaria, perché ho tre figlie, e sono tutte da sposare”.

“Sono un soldato”, proseguì il Cavaliere, “la guerra è il mio lavoro. Ma cosa daresti, bella donna, per riavere vicino tuo marito?”

“Ti darei più soldi di quelli che riusciresti a contare, e anche il tetto della mia casa, che è fatto d’oro e avorio», rispose Lady Clara.

“Non mi interessa nè l’oro, nè il denaro, non mi servono, perché io sono un soldato in guerra, e non ho mai visto tuo marito. Ma cosa daresti, bella signora, per averlo qui?” chiese il cavaliere.

“Ti darei i miei gioielli, che non possono essere pesati nè misurati, ti darei il mio telaio d’oro e d’argento brunito,” rispose Lady Clara.

«Non ho desiderio né per l’oro né per l’argento: con l’acciaio la mia mano è più a suo agio, perché io sono un guerriero, e non ho mai visto tuo marito. Ma cosa daresti per averlo vicino a te?” esclamò il cavaliere.

“Ti lascerò scegliere una delle mie figlie, sono belle come la luna, o come il sole quando sorge”, disse Lady Clara.

“Non voglio le tue figlie, non mi posso sposare, perché io sono un soldato impegnato in guerra, e non ho mai visto tuo marito. Ma tu cosa daresti per avere il tuo cavaliere proprio qui?” esclamò il guerriero.

“Non posso offrirti di più, né tu hai più nulla da chiedermi” replicò Lady Clara.

“Tu hai ancora molto da dare, perché non hai ancora offerto te stessa, bella signora”, disse il cavaliere.

“Un cavaliere con armatura che osa parlare così merita di essere trascinato in giro per il mio giardino, legato alle code dei miei cavalli. Venite qui, miei vassalli, e punite questo soldato rude!” esclamò Lady Clara.

“Non chiamarli tuoi vassalli, perché sono anche i miei”, disse il cavaliere, “e non essere arrabbiata con me, perché io ti ho già baciata”.

“Allora tu sei sicuramente il mio coraggioso signore,” disse Lady Clara, “ma come lo puoi provare?”

“Con l’anello d’oro con sette gemme che ho diviso con te, quando me ne andai”, rispose il cavaliere.“Ecco la mia metà, dov’è la tua?”

“Figlie mie”, chiamò Lady Clara, “portatemi la metà dell’anello, perchè vostro padre è qui per reclamarla!Ma, oh, marito mio, la gioia di rivederti ti aveva quasi fatto diventare vedovo”.