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La leggenda delle tre castagne (Piero Bargellini)


San Rigo spaccava la legna all'ombra di un grande albero verdeggiante, e ringraziava Dio della forza che gli dava e dell'ombra che gli concedeva.
Si fermò un istante per asciugarsi il sudore e sentì che alcuni montanini, poco discosti da lui, si lagnavano delle loro condizioni.
"Disgraziati noi" diceva una voce di giovane.
"Perché restiamo quassù e non scendiamo al piano? Avete visto come era giallo il grano della valle? Chissà quanto pane saporito avrà il contadino della pianura!"
"E avete visto", seguitava la voce di donna, "quel verde chiaro sulle colline? sono gli olivi. Chissà quanto olio dolce e nutriente torchieranno i contadini della collina!"
La voce di un vecchio seguitò ancora:
"E le viti che già diventano rosse, le avete viste? Chissà quanto vino generoso avrà il vignaiolo!"
San Rigo ascoltava col cuore sospeso.
Temeva che i suoi montagnoli peccassero di ingratitudine verso Dio e bestemmiassero.
Le voci seguitavano:
"E noi che cosa abbiamo?"  diceva il giovane  "un po' di latte e di formaggio".
"E quando piove e poi esce il sole", diceva la donna, "qualche fungo".
E quando fa freddo un po' di legna da ardere - continuava il vecchio.
Vita misera, stenta, dura - dicevano insieme.
A San Rigo si stringeva il cuore.
Commosso da quei lagni, il santo si mise in ginocchio sopra una pietra e pregò:
"Dio mio che hai dato la lana agli agnelli, il latte alle pecore e il sonno ai ghiri, dà la maniera di svernare anche a coloro che abitano le tue alte montagne. Da' un pane anche ai i montanari: un pane dolce nutriente e caldo, che sia il loro nutrimento nel lungo e rigido inverno."
Sentì sopra di sé frusciare le fronde del grande albero e fu come se Iddio avesse fatto cenno di assentimento.
San Rigo si alzò e si diresse verso le voci che risonavano ancora nel bosco. Trovò i montagnoli seduti in giro sul muschio. Avevano tutti il volto triste e la testa appoggiata alla mano.
"Non siate così tristi" disse San Rigo ai suoi montagnoli "non vi lagnate così. Iddio penserà anche a noi se gli saremo fedeli".
Le voci si spensero. Poi il vecchio riprese basso:
"Viviamo tra gli stenti. Non abbiamo un frutto che ci nutra e dia un raccolto abbondante."
"E' vero", - disse San Rigo "ma non vi scoraggiate."
Alzò la testa e scorse tra le foglie verdi dell'albero un riccio tondo e spinoso che non aveva mai veduto.
Lo staccò cautamente e lo mostrò ai montagnoli stupiti.
"Guardate, ecco Il frutto per voi!"
I montagnoli s'alzarono per osservare meglio quel riccio. Lo toccarono, lo soppesarono. Poi lo ributtarono in terra scontenti.
"Bel frutto! non ha che spine pungenti. Ci ferirà la bocca. L 'uva, l'oliva e il grano hanno un'altra apparenza."
San Rigo sorrise:  "Gente poco accorta", disse. "Se di fuori questo frutto è così armato, vuol dire che dentro ha un tesoro da difendere dagli scoiattoli e dai ghiri. Prima di lamentarvi guardate che cosa contiene".
Tracciò il segno della croce sul riccio, il quale si aprì in quattro e fece uscire tre belle castagne gonfie e lucide. I montagnoli si erano fatti anch'essi il segno della croce e ammiravano il prodigio delle tre castagne.
"Queste", disse San Rigo, "son come tre sacchetti di dolce farina. Non patirete la fame negli inverni più lunghi. Siete contenti?"
I montagnoli mormoravano:
"Iddio ci vuole bene, Iddio è stato generoso anche con noi."
"E anche voi siate generosi", ribattè San Rigo e ascoltate.
I montagnoli si avvicinarono a lui.
"Quante castagne contiene il riccio?" chiese il santo. "Tre. Dunque il frutto è diviso in tre parti. Questa prima parte", disse San Rigo prendendo per il pennellino una castagna, "è per il padrone del castagneto. Quest'altro, aggiunse prendendo la seconda castagna, è per chi lavorerà nel castagneto" Rimase una castagna nel riccio.
"E quella" chiesero i montagnoli.
"Di chi sarà questa terza castagna?"  chiese il santo rispondendo con una domanda.
I montagnoli rimasero muti.
"Avete visto come ho fatto ad aprire il riccio? Col segno della croce.nE il segno della croce chi ricorda?Gesù. Il riccio si è aperto per Lui. E noi lo ringraziamo nelle nostre preghiere. Non basta" disse San Rigo  "non basta pregare Gesù nei cieli. Egli è sempre tra noi, sotto le spoglie dei poveri. Questa terza castagna è dunque per Lui, cioè per i poveri."
E poiché i montagnoli restavano come dubbiosi, il santo ripeté:
"Una al padrone, una al contadino ed una al povero. La divisione è già fatta, non la rifate più."
Raccolse da terra l'accetta e tornò a spaccar legna nel bosco.