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San Valentino




La più antica notizia di S.Valentino è in un documento ufficiale della Chiesa dei secc.V-VI dove compare il suo anniversario di morte. Ancora nel sec. VIII un altro documento ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione notturna, la sepoltura ad opera dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio, successivo martirio di questi e loro sepoltura. Altri testi del sec. VI, raccontano che S.Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece, venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia.


IL CULTO
S.Valentino fu sepolto in un’area cimiteriale nei pressi dell’attuale Basilica. E’ sicuro che quel cimitero già esisteva in età pagana. Da questa zona provengono alcuni reperti le più antiche risalgono ai secc. IV-V. Si La prima basilica fu costruita nel sec.IV la collocazione dell’edificio, fu fuori delle mura della città e in area cimiteriale sopra la tomba del martire.
Nel 1605 il vescovo Giovanni Antonio Onorati, ottenuto il permesso da papa Paolo V, fece iniziare le ricerche del corpo del Santo. Erano partite da tempo anche a Roma le ricerche dei primi martiri della Chiesa e per autenticare la loro esistenza e per accrescerne la venerazione. Il corpo di S.Valentino fu presto rinvenuto in una cassa di piombo contenuta entro un’urna di marmo rozza esternamente ma all’interno intagliata con rilievi. La testa era separata dal busto a conferma della morte avvenuta per decapitazione. Fu portata subito in Cattedrale. Nessuno in città voleva che il corpo del loro martire riposasse nella chiesa madre, poiché le reliquie dovevano essere venerate là dove erano state sepolte. Così si decise di ricostruire una nuova Basilica.
I lavori per la costruzione della Basilica iniziarono nel 1606 e durarono alcuni anni ma già dal 1609 questa poté essere officiata dai PP.Carmelitani, chiamati a custodirla. Nel 1618 il corpo del santo vescovo e martire venne solennemente riportato nella sua Basilica.

LA LEGGENDA
La festa del vescovo e martire Valentino si riallaccia agli antichi festeggiamenti di Greci, Italici e Romani che si tenevano il 15 febbraio in onore del dio Pane, Fauno e Luperco. Questi festeggiamenti erano legati alla purificazione dei campi e ai riti di fecondità.
Per gli antichi Romani il mese di Febbraio era considerato il periodo in cui ci si preparava all'arrivo della primavera, considerata la stagione della rinascita. Si iniziavano i riti della purificazione: le case venivano pulite, vi si spargeva il sale ed una particolare farina.Verso la metà del mese iniziavano le celebrazioni dei Lupercali (dei che tenevano i lupi lontano dai campi coltivati). Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, il dio Lupercus. I Luperici, l'ordine di sacerdoti addetti a questo culto, si recavano alla grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo e qui compivano i sacrifici propiziatori. Lungo le strade della città veniva sparso il sangue di alcuni animali, come segno di fertilità; ma il vero e proprio rituale consisteva in una specie di lotteria dell'amore. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.
I padri precursori della Chiesa, determinati a mettere fine a questa pratica licenziosa, crearono un santo “degli innamorati” per sostituire l’immorale Lupercus. . La Chiesa cristianizzò quel rito pagano della fecondità anticipandolo al giorno 14 di febbraio attribuendo al martire ternano la capacità di proteggere i fidanzati e gli innamorati indirizzati al matrimonio e ad un’unione allietata dai figli. Nel 496 d.C Papa Gelasio annullò questa festa pagana ed iniziò il culto di San Valentino

Da questa vicenda sorsero alcune leggende.

Leggenda dell'Amore Sublime

Questa leggenda narra di un giovane centurione romano di nome Sabino che, passeggiando per una piazza di Terni, vide una bella ragazza di nome Serapia e se ne innamorò follemente.
Sabino chiese ai genitori di Serapia di poterla sposare ma ricevette un secco rifiuto: Sabino era pagano mentre la famiglia di Serapia era di religione cristiana. Per superare questo ostacolo, la bella Serapia suggerì al suo amato di andare dal loro Vescovo Valentino per avvicinarsi alla religione della sua famiglia e
ricevere il battesimo, cosa che lui fece in nome del suo amore.
Purtroppo, proprio mentre si preparavano i festeggiamenti per il battesimo di Sabino ( e per le prossime nozze), Serapia si ammalò di tisi. Valentino fu chiamato al capezzale della ragazza oramai moribonda. Sabino supplicò Valentino affinché non fosse separato dalla sua amata: la vita senza di lei sarebbe stata solo una lunga sofferenza. Valentino battezzò il giovane, ed unì i due in matrimonio e mentre levò le mani in alto per la benedizione, un sonno beatificante avvolse quei due cuori per l'eternità.

Leggenda della Rosa della Riconciliazione

Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore.
Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio.
La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese.
Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.

Leggenda dei Bambini

San Valentino possedeva un grande giardino pieno di magnifici fiori dove permetteva a tutti i bambini di giocare. Si affacciava sovente dalla sua finestra per sorvegliarli e per rallegrarsi nel vederli giocare.
Quando venive sera, scendeva in giardino e tutti i bambini lo circondavano con affetto ed allegria. Dopo aver dato loro la benedizione regalava a ciascuno di loro un fiore raccomandando di portarlo alle loro mamme: in questo modo otteneva la certezza che sarebbero tornati a casa presto e che avrebbero alimentato il rispetto e l’amore nei confronti dei genitori.

Da questa leggenda deriva l'usanza di donare dei piccoli regali alle persone a cui vogliamo bene.

Leggenda dei Colombini

Il sacerdote Valentino possedeva un grande giardino che nelle ore libere dall'apostolato coltivava con le proprie mani. Tutti i giorni permetteva ai bambini di giocare nel suo giardino, raccomandando che non avessero fatto danni, perché poi la sera avrebbe egli regalato a ciascuno un fiore da portare a casa. Un giorno, però, vennero dei soldati e imprigionarono Valentino perchè il re lo aveva condannato al carcere a vita. I bambini piansero tanto. Valentino, stando in carcere pensava a loro, e al fatto che non avrebbero più avuto un luogo sicuro dove giocare. Ci pensò il Signore. Fece fuggire dalla gabbia del distratto custode due dei piccioni viaggiatori che Valentino teneva in giardino. Questi piccioni, guidati da un misterioso istinto, trovarono il carcere dove stava chiuso il loro santo padrone. Si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare fortemente. Valentino li riconobbe, li prese e li accarezzò. Poi legò al collo di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto, ed al collo dell'altro legò una chiavetta. Quando i due piccioni fecero ritorno furono accolti con grande gioia. Le persone si accorsero di quello che portavano e riconobbero subito la chiavetta: era quella del giardino di Valentino. I bambini ed i loro familiari si trovavano fuori del giardino quando il custode lesse il contenuto del bigliettino. C'era scritto:"A tutti i bambini che amo? dal vostro Valentino".

Le più famose storie d’amore spesso non hanno lieto fine Decapitazioni, martiri, miracoli: altro che rose, la storia di S. Valentino è degna di Shakespeare, che non a caso ne parla in un sonetto:

Diman ricorre San Valentino,
io, che son verginella,
vengo per tempo alla sua finestra
per esser la sua bella .
Sorse ei dal letto, mise il farsetto,
l’uscio di stanza aprì;
entrò la vergine, che mai più vergine di fuori non uscì.
Interrotta per un attimo dal re Ofelia riprende:
O buon Gesù, misericordia,
oibò, e che vergogna!
Lo fanno i giovani, se ci si trovano;
perdinci, abbiam rampogna!
Dice la tosa, mi volevi sposa
prima di stendermi su dorso.


GLI EVENTI
 A Terni è sorta la “Fondazione S.Valentino”, che cura il culto del Santo durante l’intero mese di febbraio:vi sono programmate grandi iniziative di fede e di cultura, di arte e di scienza, di spettacolo e di divertimento.



SAN VALENTINO NEL MONDO
  • San Valentino in Germania
In Germania San Valentino si festeggia più o meno come in Italia: gli innamorati infatti scrivono bigliettini ed acquistando piccoli regali e fiori per il proprio partner. Anche i tedeschi si concedono cene a lume di candela con musica soft per celebrare il proprio amore.
  • San Valentino in Olanda 
In Olanda gli innamorati si scambiano doni come testimonianza del proprio more, ma alcune persone, come in altri paesi come l'Inghilterra, spediscono biglietti e decidono di non rivelare la propria identità rimanendo anonimi. Uno dei doni più diffusi per San Valentino è un cuore di liquirizia.
  • San Valentino in Inghilterra
In Inghilterra hanno una lunga tradizione gli ammiratori anonimi: biglietti romantici e fiori vengono inviati anonimamente.

  • San Valentino in Spagna
Per tradizione gli spagnoli sono uno dei popoli più passionali: questa loro caratteristica si riscontra anche nel giorno di San Valentino in cui vengono regalate rose rosse alla persona amata.

  •  San Valentino negli Stati Uniti
San Valentino viene festeggiato da tutti: anche i bambini si scambiano biglietti raffiguranti i loro eroi dei cartoni animati.

  • San Valentino in Africa
La festa è praticamente sconosciuta  tranne che nei giovani che fanno parte delle elite politiche ed economiche delle grandi città.

  • San Valentino in Arabia Saudita
Nelle nazioni fondamentaliste, un’apposita polizia religiosa impedisce che i negozi vendano souvenir e doni di San Valentino e che la ricorrenza venga promossa sui mass-media.
Nel 2008, i festeggiamenti di San Valentino sono stati ufficialmente banditi in Arabia Saudita.

Anche in paesi come l’Iran ed il Pakistan le forze conservatrici sparano a zero su questa ricorrenza importata, ma i giovani non la disdegnano… privatamente, comunque.

  • San Valentino in India
Sorprendentemente in India il montante tradizionalismo induista, foraggiato dal governo, si è lanciato contro San Valentino.
  • San Valentino in Giappone 
In Giappone la festa di San Valentino viene celebrata seguendo un preciso rituale: il 14 febbraio le ragazze offrono del cioccolato (industriale o fatto a mano, solitamente scuro) al ragazzo che amano come strumento di comunicazione non verbale. Se costui accetta l'amore della ragazza, può ricambiare con un altro gesto non verbale che consiste nel consegnare a sua volta un dono alla ragazza il 14 marzo, il white day. Solitamente il dono che viene consegnato per il white day consiste in un pacchetto di cioccolato bianco (ma anche biscotti, dolci in genere o anche peluche, gioielli e biancheria intima, l'importante è che sia di colore bianco o chiaro), ed è più costoso di quello di San Valentino: si usa infatti l'espressione sanbai gaeshi (三倍返し? "tre volte al ritorno") per indicare che il regalo dell'uomo deve avere un valore doppio o triplo di quello della donna. Come per il cioccolato di San Valentino, anche per il white day esistono tre categorie di doni:
honmei-choko (本命チョコ? "cioccolato del favorito") che si consegna alla persona amata
tomo-choko (友チョコ? "cioccolato dell'amico") regalato agli amici
giri-choko (義理チョコ? "cioccolato d'obbligo"), dato per convenzione sociale a colleghi e compagni
Il white day è stato introdotto nel 1978 dal Zenkoku ame kashi kōgyō kyōdō kumiai (全国飴菓子工業協同組合? "Associazione nazionale delle industrie dolciarie") come risposta al giorno di San Valentino. L'idea rappresenta un'estensione sull'intero territorio nazionale del marshmallow day, inventato nel 1977 dalla Ishimura manseido (石村萬盛堂?), un'azienda confettiera di Fukuoka che il 14 marzo vendeva agli uomini confezioni regalo di marshmallow da usare come risposta al cioccolato del 14 febbraio.

In tempi più recenti il rito della consegna del cioccolato viene effettuato non solo dalle ragazze (che sono ancora la maggioranza), ma in generale da chi prova un sentimento nei confronti di qualcun altro: è un modo non verbale per confessare il proprio amore, amicizia o altro in base al contesto.

  • San Valentino in Corea del Sud
San Valentino si festeggia come in Giappone, ma il 14 aprile, giorno noto come "giornata nera", chi non avesse ricevuto nulla il 14 febbraio o il 14 marzo si recherà in un ristorante, mangerà spaghetti al nero di seppia lamentandosi e rattristandosi della propria solitudine.

  • San Valentino in Galles
In Galles molti festeggiano il giorno di San Dwynwen, patrono degli innamorati gallesi, il 25 gennaio.

  • San Valentino in Finlandia e in Estonia, 
Il 14 febbraio si chiama "Il giorno degli amici": si ricordano tutti gli amici, e non solo gli innamorati.

  • San Valentino in Slovenia
Il 14 febbraio è il giorno in cui si comincia a lavorare nei campi, mentre la tradizionale festa degli innamorati è San Gregorio, il 12 marzo.

  • San Valentino in Romania
La festa degli innamorati si chiama Dragobete, e cade il 24 febbraio. Dragobete è nella mitologia rumena il figlio di Baba Dochia, che rappresenta a sua volta l'impazienza degli uomini nell'attesa dell'arrivo della primavera.

  • San Valentino in Sud America
La festa è simile a quella nordamericana, ma include sia gli innamorati che gli amici. Si chiama infatti "Día del Amor y la Amistad".

  • San valentino in Colombia 
Si celebra però il 20 settembre.

  • San Valentino in Brasile, 
San Valentino è completamente ignorato per via dell'importanza maggiore assunta dal Carnevale, che può cadere proprio in quel periodo. La festa degli innamorati si festeggia invece il 12 giugno, il giorno prima di Sant'Antonio, in cui le donne nubili svolgono riti per trovare un compagno.

  • San Valentino in Cina
In Cina, è l'uomo a comprare fiori e cioccolatini alla donna. Esiste però una tradizione più antica chiamata "La notte dei sette" (Qi Xi), che cade nel settimo giorno del settimo mese del calendario cinese. Ovvero, ad Agosto. Durante questa festa, le giovani nubili mostrano pubblicamente le loro arti domestiche nella speranza di trovare un compagno.

  • San Valentino in Iran
La festa degli innamorati si chiama "Sepandarmazgan", e si festeggia il 29 Bahman del calendario Jalali. Cioè, il 17 febbraio. Il governo preferisce che non venga festeggiato invece San Valentino, ma pare che gli iraniani più giovani lo facciano ugualmente, scambiandosi doni e ciocciolatini di nascosto.


Fonti:
amando.it 
donnamoderna.com 
wikipedia.org
guidesupereva.it
diocesi.terni.it


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