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Pallino in maschera


L'ultimo giorno di Carnevale volle mascherarsi anche Pallino.
E come vuoi mascherarti? - gli chiesero. 
Da "bligante" - rispose il piccolo che aveva solo tre anni e non sapeva pronunciare la "erre".
Detto fatto: Tonino gli infilò un vecchio giubbotto nero, gli calcò in testa un cappellaccio e sul visetto gli dipinse un enorme paio di baffi neri.
Tonino si vestì da orso, Nello si vestì da Zorro e il papà si mise un naso di cartapesta. Tutti ridevano e facevano un gran chiasso, ma a un tratto le urla disperate di Pallino fecero accorrere tutti in camera da letto.
C'è "l'omo"! C'è "l'omo" cattivo! Chiamate le "gualdie"... -urlava disperato. - È lì...
E infatti l'omo" cattivo era lì, piccolo e nero, che li fissava terrorizzato dallo specchio.
Tutti scoppiarono a ridere, tranne Pallino, e la mamma dovette cambiarlo e lavargli in fretta il viso per calmarlo.