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Febbraio la primula

Un'antica fiaba Boèma racconta che in un'estate lontana e molto afosa, un re insofferente per il gran caldo maledì la stagione, invocando il gelo.
Subito fu accontentato e la Regina dell'Inverno arrivò su una carrozza di ghiaccio, per avvolgere il regno in un freddo pungente. Trascorsero i mesi e, notando che il gelo non accennava ad andarsene, il re cominciò a preoccuparsi, perché i suoi sudditi erano sempre più infelici. Anche sua figlia, la principessa Valentina, si era intristita e trascorreva il tempo davanti al camino, in attesa di una primavera che non arrivava mai. Un giorno, proprio dalle fiamme che Valentina stava osservando, prese forma una fanciulla incoronata di fiori, con in mano una piccola pianta. La visione disse alla principessa di essere la Primavera e le spiegò che per rompere l'incantesimo del freddo perenne, occorreva un altro incantesimo, quello del richiamo. Quindi le consegnò la pianticella verde e le disse di interrala in giardino. La principessa tentò subito di farlo, ma la terra gelata era dura come sasso e le sue mani si ferirono, fino a farla piangere per il dolore. Le lacrime calde caddero nel terreno, che si ammorbidì e lei poté finalmente interrare la piantina. Subito i boccioli si dischiusero in tanti fiorellini gialli come il sole. E, richiamata da quel cespo fiorito, tornò la Primavera. La gente, felice, riprese ad uscire e quando vide il nuovo fiore che aveva avuto la forza di vincere il freddo, lo chiamò primula, ossia primo fiore.