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Il canguro prestigiatore


Stava così bene nella borsa della mamma che il piccolo canguro non si sarebbe mai deciso a uscirne. Ma ormai era troppo pesante.
Cangurino dovette allora rassegnarsi, ma accettò a malincuore la nuova situazione.
Ogni volta che poteva si avvicinava alla mamma e, con una scusa qualsiasi andava. a stringersi al marsupio. "Mamma, me li tieni tu questi frutti?" 

La mamma lasciava fare e il cangurino infilava nella sua borsa tutti i piccoli tesori. 
Quando poi arrivava l'ora del riposo e tutti i canguri si distendevano sull'erba, lui aveva la possibilità di sdraiarsi accanto alla mamma e, con la scusa di riprendersi i frutti raccolti, si accostava sempre al marsupio. 

"È un vizio che devo togliergli, ormai!" pensava la mamma. Ma non sapeva come fare.

Si consigliò con un'amica. 

"Sai che cosa devi fare? Fingi che dentro il marsupio i frutti si trasformino in sassi. Vedrai che non li metterà più!"
"Buona idea" la ringraziò la mamma.

E aspettò la prima occasione. Cangurino arrivò con alcune mele selvatiche.
La mamma gli chiese: "Quando vieni a mangiarle?"
"Più tardi quando ci mettiamo a riposare." 

Appena si fu allontanato, mamma canguro tolse i frutti dal marsupio e li sostituì con alcuni sassi rotondi. 
Figuratevi lo stupore di Cangurino quando invece delle mele trovò i sassi.
"Succede sempre così quando i cangurini sono cresciuti" spiegò la mamma. "Il marsupio è fatto solo per i piccolini. Ormai tu non lo devi usare più, altrimenti tutto quello che ci metti si trasforma in pietra." 

E fu così che lo convinse.