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I doni di Dicembre


Dicembre arriva per ultimo, col cappuccio calato sugli occhi. 

Trova chiuse tutte le porte e tutte le finestre: nessuno gli vorrebbe aprire. 

Ma anche Dicembre promette un regalo. 

Dice con la sua voce chiara come il ghiaccio: Sotto il mantello ho un sacco. Apritemi, bambini, e poi vedrete! Fidatevi di me...

Difatti, quando è entrato nella casa, accende sul focolare una grande grossa fiammata.

È il sole dell'estate che, dai secchi sarmenti, torna a risplendere e a scaldare.

È bello, lì dinanzi, mangiar castagne, piluccare l'uva bionda, sgranocchiare un cantuccio di pane fresco, bere un bicchiere di vinello frizzante!

I ragazzi guardano l'oro della fiamma, credono che la Primavera, l'Estate, l'Autunno siano lì ancora tra loro, sorridenti e felici.