Forse ai tempi che Berta filava, Natale, Capodanno e Befana erano feste sul serio, modeste ma sincere: ancora non c'erano l'organizzazione, la propaganda, lo sfruttamento. Ma dàgli, dàgli e dàgli,. anche i più sciocchi si sono accorti che con le feste si poteva fare la speculazione; e così, adesso, la fanno.
Feste per i furbi, dunque, che vendono roba da mangiare; non per i poveretti che la comprano.
E tante volte ho pensato che per il pasticciere, per il pollarolo, per il macellaio, quelle sono feste davvero , anzi feste doppie: feste perché feste, e poi feste perché in quelle feste loro vendono dieci volte tanto quanto nei giorni che non c'è festa. E così, mentre il disgraziato festeggia le feste a mezza bocca, con la borsa vuota e la tavola scarsa, quelli le festeggiano sul serio,con la borsa piena e la tavola traboccante.