Il mughetto appartiene alla famiglia delle Liliaceae, il nome botanico è Convallaria majalis.
Il nome Mughetto deriva dal francese Muguet.
E’ sinonimo di felicità che ritorna e di portafortuna.
In Francia durante la festa del primo maggio si offre per augurio, considerato il simbolo della primavera: per questo motivo gli è stato "dedicato" il 1° maggio, giorno in cui per le vie di Parigi vengono vendute piantine o mazzolini di questi candidi fiori, in questo giorno il fiore si porta all'occhiello per festeggiare la primavera, infatti, se passeggiate per Parigi in questo periodo dell'anno, vi verranno offerti per strada. Il suo fiore bianco, sempre in Francia, è sinonimo di un vero uomo che ostenta troppo la sua raffinatezza, simile all'intenso effluvio che esso emana.
Molte sono le leggende che si narrano intorno a questo fiore. Secondo una, San Leonardo dovette combattere contro il demonio con sembianze di diavolo. Egli vinse, ma il combattimento fu difficile e le gocce del suo sangue sul terreno si trasformarono in bianchi campanellini.
Un’altra racconta che il mughetto era caro a Mercurio, poiché il suo profumo inebriante rinforzava il cervello e acuiva la memoria. Un’altra ancora, invece, afferma che i primi mughetti sono nati dalle lacrime della Madonna sparse ai piedi della croce e, per tale motivo, con il loro colore verginale simboleggiano la purezza.
Poi, si dice che l’ usignolo a primavera aspetti le fioriture del primo mughetto nel bosco per celebrare i suoi amori. I monaci, invece, usavano adornare l’ altare con il mughetto, che chiamavano “scala per il paradiso” per la particolare forma delle sue campanelle disposte come gradini lungo le scale.
Una leggenda delle valli bresciane narra che, in un giorno d’allegria, le fate del bosco uscirono dai loro nascondigli segreti per dare vita a una bellissima festa, ma, nell' allegria generale, dimenticarono le loro tazze usate per bere da un ruscello. In seguito, le ritrovarono all'alba trasformate in mughetti e moltiplicate: da qui il nome di “tazzine delle fate”.