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Happy Halloween





















Chi di voi non ha mai sentito parlare della notte di Halloween? Si tratta di una celebrazione molto radicata nella cultura americana ed in quella anglo-sassone in generale, ma da diversi anni a questa parte pure l'Italia ha accolto - a modo suo - questa preziosa occasione per dar libero sfogo alle più macabre e divertenti fantasie.

Per certi versi, potremmo assimilare Halloween al nostro Carnevale, seppure orientato decisamente verso l'aspetto più oscuro, soprannaturale, della realtà. Ed è proprio per questo che i giovani e giovanissimi adorano tale festività, la quale offre tra l'altro un'ottima occasione per sfogare e trasformare in gioco tutte le paure più o meno coscienti che ribollono nelle profondità della mente.


Il termine Halloween deriva dal fatto che il 31 di ottobre è la vigilia di Ognissanti, ovvero il giorno in cui la tradizione cristiana celebra tutti i santi, in blocco, nessuno escluso. Questa data, il 1° novembre, è denominata in inglese All Hallows' Day.
A questo punto occorre tenere presente che presso i popoli antichi (e pure per gli ebrei di oggi) il giorno non incomincia allo scoccare della mezzanotte, bensì qualche ora prima, al tramonto.
Ecco perchè, per esempio, si attribuisce tanta importanza alla vigilia di Natale: il 24 dicembre, infatti, non è solo il giorno prima, ma costituisce senza soluzione di continuità la prima parte del Natale stesso.
Ora, per analogia, la vigilia di Ognissanti è denominata All Hallow' Eve (dove "eve" sta per "vigilia"), ma anche All Hallows' Even (che costituisce il concetto di "vigilia" con quello di "sera"); è facile immaginare come quest'ultima definizione si sia contratta in Hallows' Even, e da lì ad Halloween il passo è stato breve.


Le origini di questa festa risalgono all'epoca in cui le isole britanniche erano dominate dalla cultura celtica, prima che l'Europa cadesse sotto il dominio di Roma. L'anno nuovo, allora, cominciava con il 1° novembre, quando i lavori nei campi erano completamente conclusi, il raccolto era al sicuro, ed i contadini potevano finalmente rilassarsi e godersi i doni che gli dei avevano loro concesso. In tale data, quindi, tutte le divinità pagane venivano ricordate ed evocate a titolo di ringraziamento ed auspicio per l'anno entrante; le porte delle dimensioni ultraterrene erano considerate aperte, per quella notte, e tutti gli spiriti erano liberi di vagare sulla terra e di divertirsi insieme agli uomini.


L'aspetto di festa gioiosa, comunque, non dispiacque alla Chiesa, che in un certo qual modo si impadronì della ricorrenza per celebrare tutti i santi del cristianesimo: ecco allora nascere il nostro giorno di Ognissanti (che non a caso, ricordiamo, precede immediatamente il Giorno dei Morti, tanto per ribadire l'inscindibile legame che collega la dimensione terrena con quella ultraterrena, sia essa la sfera celeste o molto più genericamente l'aldilà). Da allora, l'antica Halloween è divenuta sinonimo di notte stregata, popolata da tutti gli spiriti maligni che la fantasia potesse immaginare.

I SIMBOLI DI HALLOWEEN

Dolcetto o scherzetto: “trick or treats?” è la frase che gridano i bimbi mascherati bussando alle porte delle abitazioni la notte di Halloween. Per placare l’animo dei fantasmi e sedare le loro ire, i celti solevano lasciare doni davanti alla porta di casa la notte di Halloween; da questa usanza deriva il tour dei bimbi del “dolcetto o scherzetto?”

Streghe: tanti racconti sono stati scritti sulle streghe. Di certo esistono….se non altro, nel mondo della fantasia! Alcune sono buone, altre cattive. Le troviamo in tante fiabe e racconti. Il loro aspetto è pittoresco, spesso trasandato; portano un cappello bizzarro a punta e viaggiano sulla scopa magica con cui volano nei cieli. Sono creature schive, solitarie ma amano molto la compagnia dei gatti neri. Nella realtà nel Medioevo venivano additate come streghe quelle donne che conoscevano le erbe e le loro proprietà guaritrici, giacchè nessuno poteva competere con la medicina tradizionale, tanto più una donna.

Scopa: è lo strumento per eccellenza della strega. Visto come simbolo di malefici e stregonerie. E’ rigorosamente di legno con la parte terminale in saggina.


Zucca: è un ortaggio dal sapore dolce e dai colori vivaci. Sono utilizzate, una volta svuotato il contenuto e intagliati occhi, naso e bocca, come lanterne, all’interno delle quali mettere un lumino che le faccia apparire come teste animate.




Gatti neri: si pensava nel medioevo che fossero creature demoniache. Tuttora la superstizione suggerisce che portino sfortuna. Si tratta invece di animali molto eleganti. Il gatto nero era il migliore amico della strega. Nelle favole e leggende popolari lo si associa a una creatura capace di trasformarsi in una creatura dispettosa dalle sembianze umane.
Vampiri: sono creature notturne, si nutrono di sangue, odiano il sole al cospetto del quale fuggono poichè non riescono a tollerarne la luce. Di giorno dormono in bare. Amano i cimiteri. La loro carnagione è chiarissima e i loro canini affilatissimi!

Teschio: è il simbolo di morte per eccellenza e dunque come poteva mancare la notte di Halloween?

Ragni: sono creature molto utilizzate dalle streghe per preparare le porzioni. Sono neri e le loro ragnatele sono molto trendy, un mix di fascino per via della perfezione della tessitura e repulsione che suscita in molti alla loro vista!

Pipistrelli: in quanto animali notturni, scuri e dalle forme non proprio eleganti, sono simboli di questa festa. Inoltre i vampiri si possono trasformare in pipistrelli per spostamenti veloci.

Maschere: ci si maschera ad Halloween perchè la tradizione diceva che così gli spiriti che uscivano dalle loro tombe la notte di Tuttisanti, si sarebbero spaventati e avrebbero lasciato in pace la popolazione.

Luna: è adorata dalle streghe in quanto simbolo della notte. Al chiarore di luna piena le streghe si riuniscono e compiono grandi incantesimi ed iniziazioni.



Fantasmi: sono gli spiriti dei morti che tornano nel mondo dei vivi la notte di Halloween per spaventare, fare scherzi o vendicarsi. 

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