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La Cicala e la Formica.


La Cicala che imprudente tutto estate al sol cantò, provveduta di niente nell'inverno si trovò, senza più un granello e senza una mosca in la credenza.
Affamata e piagnolosa va a cercar della Formica e le chiede qualche cosa, qualche cosa in cortesia, per poter fino alla prossima primavera tirar via: promettendo per l'agosto, in coscienza d'animale, interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto di prestar malvolentieri, le dimanda chiaro e netto: - Che hai tu fatto fino a ieri? - Cara amica, a dire il giusto non ho fatto che cantare tutto il tempo. - Brava ho gusto; balla adesso, se ti pare.