Solido, calmo, tranquillo, godereccio, il vostro Torello manifesta in tutte le circostanze la sua concretezza e la sua solidità. Un po’ di pigrizia fa parte del suo dna astrologico, ma è una pigrizia che svanisce quando è a contatto con la natura e con gli animali.
LA CARTA D'IDENTITA' DEL TORO
Pregi: paziente, pratico, leale, onesto, sincero, romantico
Difetti: pigro, testardo, materialista
Pietra portafortuna: smeraldo
Colore: verde
Da grande sarò: arredatore, designer, cuoco, amministratore, regista, fotografo
LA FIABA DEL TORO
(dedicata soprattutto alle future mamme)
Le future mamme sentono il bimbo muoversi nel loro grembo: a volte percepiscono lievi oscillazioni, altre volte tocchi più decisi, ma chi aspetta un piccolo Toro probabilmente avrà una gravidanza tranquilla e più che movimenti e dondolii ne coglierà il respiro sereno e serafico.
Placidamente disteso in quella magica ampolla, il bimbo si lasciava galleggiare come una barchetta di carta. Aspettava con trepidazione l’attimo in cui la madre avrebbe finalmente messo qualcosa sotto i denti: era il suo momento preferito e lo attendeva massaggiandosi il pancino, come per sincerarsi di avere abbastanza spazio. Il piccolo Toro era puntuale e metodico, conosceva a menadito gli orari che scandivano la giornata della mamma e, se un contrattempo improvviso ne ritardava il normale svolgimento sbuffava spazientito.
"Il mondo esterno deve essere frenetico – pensava. – La mamma corre da una parte all’altra tutto il giorno quando potrebbe restarsene comodamente seduta come me. Se seguisse il mio saggio consiglio mi risparmierebbe anche quelle fastidiose oscillazioni che disturbano il mio riposo".
Quel giorno avevano visite: parenti ed amici erano venuti a portare piccoli doni per il nascituro. Nessuno degli invitati si lasciò sfuggire l’occasione di accarezzare il ventre arrotondato della futura mamma sussurrando al bimbo il proprio messaggio.
"Quando nascerai ti porterò sulla mia bicicletta a fare un giro in campagna – asserì la zia che amava la natura.
"Non vedo l’ora che tu venga alla luce per mostrarti la mia collezione di giocattoli antichi che ho conservato per il tuo papà e che ora sarà tua - sussurrò la nonna.
"Appena uscirai ti porterò a pesca con me – disse il nonno ad alta voce perché era un po’ sordo.
Aspettavano tutti con trepidazione il suo arrivo per coinvolgerlo in mille diverse attività.
"Quante cose mi toccherà fare quando verrò al mondo – pensò il piccolo Toro. - Là fuori non hanno un letto confortevole come il mio dove distendersi invece di affannarsi con tutti questi impegni?"
"Speriamo che la mamma abbia una culla comoda – sospirò. - Come farò altrimenti a riacquistare le forze dopo essere andato in bicicletta, aver giocato, essere andato a pesca…"
Chiuse gli occhi e un’espressione serafica si dipinse sulle sue labbra: aveva bisogno di riposarsi prima di sbrigare le faccende impegnative che lo attendevano fuori da quel regno di pace.
(Ilaria Prada)